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lunedì 29 novembre 1999

JUST TO BE

Precisiamo: nella mia vita non è cambiato molto senonché mi sono svegliata da un lungo torpore.
A marzo.
Ora ho intenzione di ricominciare a scrivere pubblicamente.
Perché privatamente non ho mai smesso.
Ho scaraventato a terra quel maledetto carillon.
Spaccandolo in mille pezzi.
E ho preso a martellate il meccanismo che continuava a suonare.

Ovviamente come se dovessi recuperare i mesi ormai inghiottiti dalla vita ho fatto tutto.
Ho fatto troppo.
Adesso delicatamente cerco di dosare i pesetti sui due piatti della bilancia.

Amo piangere.
Quanto è bello essere felici.
Anche essere tristi.
Ridere, gridare, straziarsi, entusiasmarsi!
Amo ESSERE.

Te ne accorgi solo dopo un periodo di non essere.
La negazione della vita.
Un buco nero che risucchia emozioni, parole, linfa.
E quando ti accorgi di essere sull'orlo di quel baratro grida!
Chiedi aiuto, non fare la stronza: non sei wonder woman.
Ci cadi dentro idiota.
Cadendo perdi ogni cognizione della tua vita.
E non dire che stai bene perché stai morendo.
E non te ne accorgi.
Non credere di essere tornata in superficie se vedi una luce.
E' solo un riflesso e sei sempre più in fondo.
Non pregare di toccare il fondo per tornare sopra.
Potrebbe non esserci.

Se mai dovesse ricapitare griderò talmente forte che lo tappo con una frana quel buco!

Forse tutti sanno che...

A volte quello che si sente non lo si può dire.
Anche se bisognerebbe dirlo.
Ogni tanto cerchi di ricordare da quanto non piangi.
E ti ricordi improvvisamente che, negli ultimi tempi, ti commuovi davanti al più idiota dei telefilm.
Così scopri che le lacrime sanno sempre come trovare l'uscita.

GenialMente

Per quest'oggi vi propongo un quesito che pare imbarazzare tutti coloro cui viene sottoposto.
Perché non ci hanno mai veramente pensato, perché possono scegliere una volta sola e, è noto, operare una scelta è una cosa estremamente difficile nonostante tutto quello che si dica.

Per cominciare è necessario pensare bene a chi si è, come si è, cosa si vuole, dove si va e tutte le problematiche connesse.

Poi bisogna immaginare di trovare la famosissima lampada magica, quella Geniomunita.

Ora, senza essere dei ladri straccioni come Aladino, siete perfettamente coscienti che il genio domiciliato nella lampada (non necessariamente blu e con la voce di Gigi Proietti) può esprimere TRE DESIDERI (e solamente TRE).

Le uniche condizioni da soddisfare sono le seguenti:

1. Non si può spendere un desiderio per chiedere che ogni altro desiderio venga esaudito;

2. non si può desiderare che qualcuno muoia / venga ucciso;

3. non si può chiedere di far innamorare qualcuno di qualcun altro o di se stessi.

A questo punto le regole le sai e possiamo giocare.
Solo tre desideri.
Solo una volta nella vita.

Quali desideri esprimeresti?

PontePonentePontePi

E lo sapevo io!
La questione è presto esposta: avendo un nuovo lavoro tutto pensavo fuorché di essere libera il 24 aprile.
Invece che accade?
Che l'ufficio chiude!
Chiude così senza dire niente e quindi io non avendo il luogo in cui praticare non posso lavorare!

E' appena sfumata la possibilità di andare ad Ischia, ultima spiaggia, grazie a un amico ma, ovviamente, non c'era più posto.
Dal momento che non avevo prenotato nulla ora rischio di ritrovarmi al chiodo per quattro giorni.

Uffaaaaaaaaaaa!
Si accettano suggerimenti: anche se vivo nella più bella città del mondo avrei tanto voluto staccare.

Divagazione onirica

E' oramai parecchio tempo che dormendo o meno non ricordo i miei sogni.
Temo di sbagliare quando non me ne preoccupo.
Temo anche di sapere perché ciò avviene: appena apro gli occhi guardo l'ora e mi catapulto dal letto alla doccia.
Ad aggravare la situazione ci si mette sia il fatto che mi sveglio nel corso della notte, sia il desiderio di ricordare il sogno.
Lo ammetto: mi dà un enorme fastidio sentirmi disgiunta da quella parte.
E' come se non mi volesse rivolgere la parola, le ho forse fatto qualcosa?

NdS: Lo avevo detto che era una divagazione!

Il suonato mondo di Sol / 1

Prima puntata: Principi della Solsofia di coppia
 
Quello che, chi mi conosce un po', definisce l'universo parallelo in cui vivo.
Ispirato a "
Il favoloso mondo di Amelie" è arrivato lo spunto per questo post.

Nel suonato mondo di Sol le persone si innamorano, come d'altronde avviene - almeno pare - anche sul pianeta Terra.
Quel che sulla Terra non accade è che due persone innamorate tendono a non tradirsi.

Nella Solsofia di coppia
sono presenti tre principi relativi ad un rapporto di coppia:



  • Se due persone mentalmente sane stanno insieme lo fanno perché si amano
    (altrimenti si tratterebbe di masochismo: perché cazzo dovresti dividere la tua vita o parte di essa con una persona che non ami?)

  • Se due persone mentalmente sane stanno insieme e quindi si amano fanno sesso insieme
    (mi pare non ci siano dubbi su questo punto, no?)

  • Se due persone mentalmente sane stanno insieme quindi si amano, quindi fanno sesso non riesconono nemmeno a pensare ad andare a letto con un'altra persona (comportamento volgarmente denominato "mettere le corna" o banalmente detto "tradimento").


Ora nel suonato mondo di Sol non è che nessuno tradisce nessuno
[N.d.S. (nota di Sol): la stessa autrice del post nel suo suonato mondo deteneva il record del più pesante cesto di lumache sito sulla sua testolina]
ma, nella maggior parte dei casi, dati i principi sopraesposti ciò non avviene: soprattutto sulla base del primo che riconosce all'amore il ruolo dominante nella formazione di una coppia.

Personalmente non starei mai con un uomo che non amo o con un uomo che amo ma che penso potrebbe tradirmi, presumo che il fatto che io mi fidi ciecamente del mio uomo e non pensi minimamente che possa scoparsi un'altra mentre ha una relazione con me favorisca le possibilità che effettivamente ossee protuberanze spuntino sulla mia capoccia.

Ma tant'è: se sto con un uomo lo amo, ci vado a letto e, soprattutto, gode di un'indiscussa esclusiva.